E' stato ufficialmente inaugurato il nuovo ed innovativo Museo di Arte Contemporanea di Roma, il Maxxi Museo: il progetto vincitore - opera dell'architetto Zaha Hadid - incentra il proprio valore sull'armonia degli spazi, sia interni che esterni, sull'adattamento alla realtà urbana preesistente, sull'importanza riservata alla luce, intesa sia come diurna che eventualmente notturna, tenendo in considerazione le future - probabili - aperture serali della struttura.
Il 14 e 15 novembre il Museo ospiterà un'installazione coreografica di Sasha Waltz, danzatrice tedesca, una performance in omaggio alle linee fluide ed equilibrate del museo ed un'ottima occasione per iniziare a conoscerne gli spazi e le dinamiche...Informazioni: via Guido Reni, 4 A - 00196 Roma tel. 06 32101829
http://www.maxxi.beniculturali.it/index2.htm
http://www.maxxi.beniculturali.it/index2.htm
5 commenti:
Prendendo spunto da questo articolo:
http://www.loccidentale.it/articolo/archistar.0081495
mi son chiesta cosa ne pensano i cittadini romani dell'insermento di edifici più o meno noti, dall'Ara pacis al Maxxi, nella città di Roma dove regna sovrana l'antichità?Pensate diano un tocco di respiro e slancio all'aspetto urbano o magari sono del tutto decontestualizzati rispetto ai monumenti storici e ai palazzi eleganti e borghesi del centro?!
ciao raffa, sono una abitante di Roma e con riguardo al tuo quesito posso dirti che le opere che hai menzionato, in effetti, non si amalgamano con il contesto antico dell'architettura cittadina. Però è anche vero che opere come l'altare della patria, che inizialmente si stagliava un pò troppo rispetto allo skyline del colle capitolino, ora è cconsiderato un indiscusso capolavoro. La mia opinione è che bisogna abituarsi al nuovo un pò alla volta, un monumento non deve necessariamente essere omogeneo con il contesto cittadino per essere innovativo, originale e di pregio artistico.Franci
ciao Franci, grazie per la risposta....forse infondo hai ragione tu. Probabilmente aver visto il Maxxi qualche mese fa, quasi pronto, vuoto, freddo, mi ha fatto una strana impressione, quasi un pugno nell'occhio in quel contesto di quartiere tranquillo, bello, alberato ma, è vero, probabilmente una nuova architettura deve un pò amalgamarsi col tempo nello spazio e anche chi vive la città pian piano riesce ad abituarsi a ritrovarselo intorno. Da tante foto indubbiamente è un bell'edificio, soprattutto itnernamente, mi sa che andrò a rivederlo, magari per qualche mostra, chissà, cambierò opinione :-)
Ciao a tutti! Volevo ringraziare Raffa e Franci per aver intrapreso un confronto molto interessante e che,anche in passato, abbiamo avuto modo di toccare piu' o meno da vicino...
(ad es: http://rom-art.blogspot.com/2008/03/ara-pacis-incontro-tra-le-arti.html)
In effetti l'approccio al contemporaneo in architettura in una città come Roma credo sia ancora vissuto con diffidenza da molti cittadini...ma ritengo sia giusto riconoscere l'importanza del "dinamismo"creativo guardando al futuro con grande rispetto del passato. A tal proposito penso, personalmente, che l'Ara Pacis ed il Maxxi ne siano due coraggiosi ed ottimi esempi..
Buona serata e grazie ancora del vostro prezioso supporto!
grazie a voi che ci avete permesso un piccolo dibattito :-D
buon lavoro!
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