17.6.10

Riflessioni...contemporanee

Roma e contemporaneità.
Un tema scottante che suscita ormai da diversi anni polemiche e dibattiti senza inizio nè fine.
Ma una cosa è certa: la città Eterna volge lo sguardo al domani, ad un futuro che seppur incerto, riserva speranze ed allettanti obiettivi.
Tutto è cominciato con la provocatoria teca dell'Ara Pacis di Meier, un progetto delicato, controverso ma che di fatto ha raggiunto il risultato sperato. Ed è così che forse abbiamo accettato un pò tutti che l'arte contemporanea esiste.
E non solo.
Può anche convivere con il passato.
Il processo intrapreso non è cosa facile, specie se si è abituati a vedere esclusivamente lo splendore e la magnificenza di un glorioso trascorso.
Ma un primo passo è stato fatto.
Ed ora l'apertura del Maxxi Museo, l'ampliamento del Macro, gli incessanti lavori per la Nuvola di Fuksas, l'inaugurazione dello spazio espositivo La Pelanda ce lo dimostrano.
Si è da poco conclusa inoltre The Road to Contemporary, evento di richiamo internazionale per gli operatori del settore: nell'insieme uno scenario interessante, vetrina d'incontro tra galleristi e pubblico sebbene siamo ancora ben lontani dalla riuscita dell' Art Basel, a testimonianza che il cammino verso il contemporaneo è ben più tortuoso e meno scontato del previsto.

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