A Roma fa freddo.
L'inverno abbraccia la città ed i turisti affollano numerosi
le vie del centro.
E intanto Via del Corso ospita una delle mostre più belle del momento (e chissà se non la più bella!) che ha come protagonista la pittrice americana Georgia O'Keeffe: il percorso espositivo è eccellente, la cura dell'allestimento - da consuetudine punto forte della sede - è davvero impeccabile...
tutto parla di lei, del grande amore che la legò al fotografo Stieglitz, dell'innovazione creativa che apportò nella pittura novecentesca, dei colori caldi del Nuovo Messico, della solitudine come bisogno, della continua ricerca di ispirazioni.
Strano pensare che nel 1929 una donna prese la patente, che da lì a poco acquistò anche una macchina che le consentisse di girare in libertà verso nuovi confini.
Altrettanto bizzarro immaginarla in motocicletta affascinata dal richiamo di Abiquiu, sperduto villaggio del New Mexico.
Eppure le sue mani parlavano chiaro. Quello era lei.
Quei spazi senza fine, quei colori, quei paesaggi, la natura... tutto questo era O'Keeffe.
Così accade di uscire da una mostra appagati, rinnovati.
Con qualcosa, di molto prezioso, in più.
2 commenti:
Meravigliosa O'Keefe...ho scoperto questo blog casualmente..sono appassionato di musica ed arte,mi sono iscritto e tornerò con calma a viitarlo. Grazie Marco
Grazie a te Marco e benvenuto tra i nostri lettori!
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