Aria di novità!
Lo sappiamo.
Vuoi per cultura o per tradizione il nostro belpaese poche volte spalanca le porte alla novità, all'innovazione e - perchè no - al cambiamento.
E' altrettanto chiaro l'intento di proteggere e tutelare il meraviglioso patrimonio culturale del nostro territorio, figuriamoci quando in ballo c'è la Capitale.
Eppure aprirsi alla novità con la dovuta cautela (e con minor lungaggini burocratiche) è artisticamente doveroso al fine di consentire l'evoluzione delle menti, la sperimentazione e l'integrazione tra le diverse formule espressive.
Certamente ne sarà una prova importante la realizzazione, a partire dal mese di aprile,
della tanto attesa e contesa opera "Triumphs and Laments" di William Kentridge.
L'artista sudafricano, noto per i suoi disegni ed incisioni, ha infatti elaborato una narrazione che si snoderà lungo i muraglioni del lungotevere raffigurando alcune tra le vittorie e le sconfitte più significative della storia di Roma.
Un intervento a lungo studiato e non invasivo basato sulla pulitura ad acqua e che utilizzerà gli stencil giganti opera dell'artista per trasformare le enormi mura in una suggestiva scenografia di 550 metri di lunghezza e circa 10 di altezza tra Ponte Mazzini e Ponte Sisto.
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