Arte di Strada... e di Strade
Abbiamo parlato anche altre volte della discussa Street Art, che da alcuni anni ha fatto ricredere anche i più scettici sulle sue potenzialità, anche in luoghi - come la Capitale - dove tutto riconduceva alla storia ed al classicismo delle grandi arti.
Come già sapete il Lungotevere fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini è diventato da pochi mesi palcoscenico per William Kentridge con la sua creazione Triumphs and Laments, 550 metri di racconti realizzati senza vernici ma con la sola asportazione della patina biologica creatasi sulla superficie con il trascorrere del tempo.
C'è poi la rivalutazione del quartiere di Tor Marancia con Big City Life, opera di 20 artisti internazionali che ne hanno colorato gli edifici come fossero enormi tele su cui dipingere realizzando una suggestiva ed innovativa attrazione.
Ora è il momento di Fintan Magee a cui invece è stato riservato uno spazio a Torrevecchia: l'artista australiano espone attualmente alcune opere anche presso una galleria del centro città.
Cosa succede invece fuori dalle città?
Cogliamo l'occasione per segnalarvi altre due iniziative, una a pochi passi da noi e l'altra invece oltreoceano, volte a trasferire l'arte in zone rurali o comunque comunemente distanti da questo obiettivo, a riprova di come non vi siano confini o limiti all'espressività ed alla condivisione creativa.
Nel primo caso si tratta di No Man's Land, opera site specific situata a Loreto Aprutino in provincia di Pescara e che ha visto l'impiego del materiale locale (sassi di fiume, canne di bambù, alberi) per la realizzazione.
Nel secondo caso invece si tratta di Seven Magic Mountains, torri in pietre calcaree colorate con tonalità fluo poste dall'artista svizzero Rondinone lungo le strade del Nevada e volte ad interagire con il luogo e gli agenti atmosferici come una vera opera di Land Art.
Potete curiosare su:
www.triumphsandlaments.com/it
www.bigcitylife.it
www.fintanmagee.com
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