13.11.13

Novembre 

"Gèmmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile."
 
Così descriveva Novembre Giovanni Pascoli nel 1891: un passaggio verso il freddo invernale, malinconico e fragile mutare.
Oggi nelle nostre città molto è cambiato.
Novembre è ormai da qualche anno vivace mese di appuntamenti.. eventi ed inaugurazioni lo rendono inizio di una nuova e frizzante stagione creativa, un modo nuovo di viverlo e di prepararsi ai freddi pomeriggi invernali. 

16 novembre
Restauri dei Mercati di Traiano
visita guidata al restauro ed alla valorizzazione
Roma
www.mercatiditraiano.it
 
21-26 novembre
Cinemondo
Rassegna cinematografica dedicata al Maghreb
Roma
www.villamedici.it

30 novembre
Ci(t)tazioni
Incontro tra le arti
Roma, Palazzo Massimo alle Terme
 
30 novembre
Una serata con Leonardo Da Vinci: l'Uomo Universale
Disegni e non solo
Venezia
www.gallerieaccademia.org

5.11.13

Paesaggi liquidi al Macro Testaccio

Ampi spazi, illuminazione evanescente ed una sede espositiva - quella del Macro di Testaccio - che ancora una volta sembra stenti a decollare.
E' di pochi giorni fa la mia visita alla mostra "Digitalife 2013 Liquid Landscapes", evento d'arte digitale, parte del Roma Europa Festival,  che replica da diversi anni richiamando centinaia di visitatori: numerose le opere esposte quanto le emozioni suscitate.
Originalità ed innovazione non mancano, seppur le prime sale lasciano -ad un primo impatto - la sensazione di deja vu che in arte tanto stona: eppure vale la pena attraversarle una dopo l'altra, passare "La Terre Outrage"di Boganim il video-dramma ricordo della strage di Chernobyl, camminare davanti "L'Empire" di Lermusiaux e ritrovarsi tra le rovine proiettate, per poi restare con lo sguardo rapito da "Falling Forward" di Rimbaud/Scanner o la magia creativa di "Staging Silence" di De Beeck.
Peccato che la proiezione, così come l'audio che le appartiene, avrebbe una resa molto più d'effetto in sale circoscritte dove i sensi si concentrano e non disperdono.
Ma è il secondo padiglione a rendere questi paesaggi unici.
Qui l'interattività è la chiave di lettura, l'uomo - non in senso fisico ma sensoriale - al centro dell'opera: così l'ansia lo avvolge nelle distorsioni di "Coagulate"di Grecu, il fascino davanti la spiazzante semplicità di "Unità minime di sensibilità" di Pugliese, lo stupore al suono di "Butterfly effect" di Piccolo.
Si esce appagati. L'arte c'è, basta cercarla. La sede - a mio parere - ancora troppo timida ed inadeguata al genere. 
Pro e contro di magnifici spazi polifunzionali. 

fino al 1 dicembre
www.romaeuropa.net/it/web-tv/digitalife.html
www.museomacro.org/it/macro-testaccio